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1 Mar 2017Kinshasa (Agenzia Fides) – “L’impasse politica è preoccupante e rischia di far sprofondare il nostro Paese in un disordine incontrollabile”. È l’allarme lanciato dai Vescovi della Repubblica Democratica del Congo, dove dopo la morte dello storico oppositore Étienne Tshisekedi, maggioranza e opposizione non riescono a mettersi d’accordo per formare il governo di unità nazionale previsto dagli accordi di San Silvestro, incaricato di portare il Paese alle elezioni.
“Le divergenze in seno alla classica politica, e le tensioni nel Paese, possono condurre la nazione all’implosione e al caos” scrivono i Vescovi in un messaggio inviato all’Agenzia Fides.
Ripercorrendo le tappe della crisi, nata “dal blocco del processo elettorale la cui regolarità e continuità sono state interrotte” (si doveva votare entro dicembre 2016 per eleggere un nuovo Capo dello Stato), i Vescovi ricordano che è stato il Presidente uscente, Joseph Kabila, a sollecitare la loro mediazione che ha portato agli accordi del 31 dicembre.
I due nodi sui quali si è arenato il dialogo sono le modalità di designazione del Primo Ministro e quelle di ripartizione dei diversi dicasteri tra maggioranza e opposizione. Per superare questi ostacoli, i Vescovi chiedono alle forze politiche “un dialogo franco, basato sulla buona fede e la confidenza reciproca” e ricordano che la Conferenza Episcopale ha solo un ruolo di mediazione. Sono quindi inaccettabili “le minacce e le violenze ricorrenti, frutto di manipolazioni, dirette contro la Chiesa cattolica per ragioni inconfessate”.
Le violenze che sconvolgono il Paese “sono una vera tragedia”. “È un caso che tutto questo avvenga in periodo pre-elettorale ? Temiamo un’organizzazione per ritardare o impedire la tenuta delle elezioni” affermano i Vescovi.
Per uscire da questa situazione i Vescovi chiedono alle parti politiche di impegnarsi lealmente per applicare l’accordo di San Silvestro, al Presidente in esercizio e alle forze dell’ordine di garantire la sicurezza, alla popolazione di evitare di cadere nella trappola dei discorsi incitanti all’odio e alla comunità internazionale di accompagnare la RDC in questa difficile transizione. (L.M.)
(Agenzia Fides 28/2/2017)